Ballare sognando,emozionandosi,in coppia in mezzo ad un turbine di suoni dai mille colori. Invitare la propria dama a ballare su di una nuvola bianca e soffice,quasi senza peso,prendendola per mano come se si trattasse di un fiore raro e prezioso,senza importle i movimenti,con un semplice sguardo,lasciandole scelgiere spontaneamente di seguire la guida suggerita da lui.
giovedì 4 novembre 2010
SOSPENSIONE TEMPORANEA MIEI CORSI DI BALLI CARAIBICI
martedì 12 ottobre 2010
Obiettivi principali del Corsi di ballo per bambini, ragazzi, ed adolescenti
Obiettivi principali del Corso di balli indirizzati soprattutto a bambini ed adolescenti:
Il coordinamento motrio: fin da piccoli abbiamo la necessità di imparare a controllare i nostri movimenti, indubbiamente chi ha fatto attività sportiva o di balli o danza, ne avrà avuto benefici maggiori e più duraturi rispetto a chi ha avuto sempre una vita sedentaria. Anche da parte di adulti si sente spesso la necessità di un maggior coordinamento. Questi balli caraibici, nella loro grande varietà di posture e movimenti, contribuiranno a prendere coscienza del nostro corpo ed a coordinarlo efficacemente;
Il controllo motorio: una volta acquisito il coordinamento motorio, il controllo dello stesso permette di dosare i singoli movimenti e spostamenti, oltre che la forza con cui attuarli;
L’orientamento nello spazio: le rotazioni più o meno frequenti in questi balli, il doversi muovere secondo linee o curve prestabilite, aumenta la consapevolezza della posizione del nostro corpo nello spazio in cui balliamo, e ciò si riflette anche nella vita di tutti i giorni;
La corretta respirazione: Una respirazione non corretta, si ripercuote negativamente in ogni attività della nostra vita, nel ballo respirare correttamente, usando il diaframma o la respirazione laterale, o altre tecniche idonee, permetterà di intraprendere qualsiasi nostra attività con il massimo apporto di ossigeno sia al cervello che alla muscolatura aumentando il rendimento e diminuendo gli sforzi ed i dolori post attività fisica;
L’esperienza musicale: i benefici e l’influenza della musica e dei ritmi musicali sono noti a chiunque, si balla da sempre, ballano anche gli animali. Impariamo a comprendere le differenze tra melodia e ritmo, alcuni tra gli strumenti musicali caratteristici per i balli caraibici, impariamo a riconoscere i vari ritmi presenti nei brani ascoltati, in cui ogni strumento apparentemente suona in modo a se stante, in realtà entra armonicamente in simbiosi con gli altri. Scopriamo i significati di battiti, battute, frasi musicali abbinandoli al ballo, impariamo ad ascoltare un brano musicale, ci aiuterà ad ascoltare la vita stessa.
L’esperienza gestuale: i movimenti degli arti possono essere goffi o rigidi, rendiamoli più eleganti o virili, a seconda dei casi, comprendiamo il significato di molti di essi, impariamo le basi del linguaggio del corpo, ci aiuterà anche nella vita di tutti i giorni;
L’armonizzazione comportamentale: una volta acquisiti coordinamento e controllo motorio, una volta imparate le basi della gestualità, il tutto va amalgamato con movimenti armoniosi basati sul ritmo e tempo della musica.
La corretta postura: i balli caraibici sono legati ad eventi storici quali le migrazioni dei popoli, la schiavitù e la ritrovata libertà, l’influenza di popolazioni tra loro estremamente distanti come tradizioni, religioni e balli. A seconda del ballo o dello stile di ballo avremo posture del corpo differenti, lo studio delle quali, però, fornirà un controllo sul nostro corpo, movimenti più corretti, e tenderemo ad evitare soprattutto posizioni irregolari a spalle e bacino che negli anni saranno alla base di patologie più o meno serie (scoliosi, lordosi, cifosi, ecc). Movimenti di stretching ci aiuteranno a rendere meno rigide le articolazioni;
Comportamenti socializzati e socializzanti: nella vita comune ognuno di noi si crea un proprio spazio in cui pochi o nessuno può entrare, è una cosa personalissima, questo tende ad isolarci fisicamente e psicologicamente riducendo la socializzazione. Nel ballo questi spazi si riducono molto, spesso spariscono. Anche l’approccio con altre persone, soprattutto di sesso diverso dal nostro, tende ad essere difficoltoso, soprattutto nell’età adolescenziale, quando i ragazzi e ragazze tendono a formare gruppi ben distinti in cui difficilmente possa entrare un membro di sesso diverso. Indubbiamente questi balli caraibici, che sono balli di coppia, favoriscono la socializzazione tra sessi diversi e la conoscenza reciproca, inoltre, per loro natura, sfavoriscono chi tende ad abusare di alcoolici o sostanze eccitanti, in quanto le stesse fanno perdere il controllo dei movimenti corporali e dell’equilibrio psicofisico, al contrario di altri balli non di coppia, soprattutto basati su ritmi martellanti in cui è importante solo muoversi come e quanto più si può;
L’espressività corporea: Gli studiosi riescono addirittura a comprendere le migrazioni di un popolo anche col solo studio del modo di ballare, poiché con questo tramandano le proprie origini. Impariamo ad entrare in sintonia con la musica ed esprimiamo i nostri sentimenti ballando. Scopriamo quanto sia bello ballare entrando in sintonia col partner guardandolo negli occhi, impariamo a guidare la partner con la sola pressione dei polpastrelli, senza maltrattarla prendendola per i polsi, e per le donne, aumentiamo la sensibilità che ci permetterà di comprendere la guida dell’uomo. Portiamo questa sensibilità reciproca nella vita di tutti i giorni;
L’apprendimento delle tecniche di base e l’approccio a tecniche più complesse, per l’esecuzione di alcuni balli e di alcune danze, dalle danze internazionali artistiche e sportive alle danze folkloristiche locali: l’apprendimento delle tecniche di base porrà le fondamenta per l’esecuzione di figure e coreografie più complesse, ma anche all’esecuzione di balli folcloristici tipo la rumba cubana, o di radice religiosa, come i balli della Santeria Cubana, le cui tecniche possono essere applicate anche in determinati momenti del ballo di coppia. Non ultimo, l’approccio agonistico ai balli caraibici può avvenire già da piccoli, per fasce d’età e classi di merito, favorendo la competizione e l’affiatamento tra i membri della squadra di ballo, anche al di fuori della pista
L’apprendimento teorico della storia della Danza e delle diverse tipologie di ballo, con particolare riferimento ai balli caraibici: come detto sopra, questi balli nascono dall’interazione tra popoli diversi tra loro, si sviluppano nei secoli, si modificano e sono destinati a modificarsi ancor di più. Impariamo a distinguerli l’un l’altro, a conoscerne gli stili, l’evoluzione degli stessi, sarà patrimonio della nostra cultura personale indispensabile in una società multietnica come si sta avviando ad essere la nostra.
Cellulare: 340.608356 email: danielecama@gmail.com
domenica 19 settembre 2010
Nuovi corsi di balli caraibici 2010-2011
Seguiranno ulteriori comunicazioni per altri corsi in via di definizione
domenica 16 maggio 2010
Si parlava di bachata e della difficoltà di un'amica ad abbandonarsi ballandola
Penso che la bachata sia un ballo estrememente sensuale e passionale che molti esibizionisti rovinano con 1000 giri e coreografie.
Altri "usano" la bachata solo per aprofittare dell'occasione per tastare la partner di turno.
Quando si invita una donna a ballare la bachata, lo si deve fare con molta cavalleria, dolcemente.
Una volta in pista la si stringe a se senza forzarla, è lei che decide come appoggiare il suo braccio sulla nostra spalla o dietro il collo, è lei che sceglie se lasciarci stringerla a noi o lasciare quello spazio che per lei è fondamentale.
Sarà l'uomo a darle sicurezza, a farle desiderare quel contatto così intimo che è la vera guida della bachata.
Sai che noi europei spesso abbiamo una guida invertita rispetto a quello che dovrebbe essere?
Di solito incolliamo il bacino e ci alontaniamo a livello petto.
In realtà la guida va fatta dalla zona dello sterno dell'uomo, che invita la donna ad appoggiare il suo seno destro al centro dello sterno, allontanando un poco il bacino dal suo per lasciarla libera nel movimento elicoidale, ben diverso dal nostro basculante.
Una posizione così intima, la vicinanza degli occhi e delle guance, non sempre è accettata dalla donna,soprattutto se non ci si conosce.
E' l'uomo che deve rassicurare la donna sulle sue intenzioni guidandola nel ballo come se stesse cullando un bambino tenendolo tra le sue braccia.
Ogni movimento dev'essere fatto con dolcezza, lo stesso allontanarla da se, prima di qualche giro o figura, dev'essere fatto usando tutti e quanti gli 8 tempi della frase musicale, dolcemente, lasciandola trovare la sua nuova posizione senza alcuna forzatura.
LA donna va considerata come un fiore raro e prezioso, da non scuotere di continuo per non far saltar via i suoi petali.
Credi ancora che sia colpa tua di non riuscire ad abbandonarti durante una bachata, o forse è difficile trovare che riesca a farti sentire leggera come se ballassi su di una nuvola bianca?
Purtroppo cara Antonella viviamo così distanti che difficilmente potrò sperare di allare con te, ma sono sicuro che sarebbe stato un ballo indimenticabile per entrambi.
La bachata è estremamente sensuale, talvolta ci si ritrova in situazioni estremamente intime, e ci vuole molto feeling nella coppia parché è facilissimo interpretare male l'atteggiamento dell'altro partner in quel momento.
Gli occhi parlano (e potrebbe essere il titolo di un'altra nota) al di là dei movimenti.
Sicuramente la donna può raffiungere una sensualità che provoca come minimo qualche gocciolina di sudore gelato lungo la schiena, per non dir di peggio, ma a questo deve essere portata dall'atteggiamento dell'uomo, sensuale anche lui, ma non volgare.
Anche l'atteggiameto della donna può finire col diventare volgare, a quel punto non si tratta pù di ballo in se, ma di un'approccio sessuale e basta.
Per me l'atteggiamento nella coppia che balla dev'essere di completo affiatamento, si fanno passi piccoli da una parte e dall'altra, si scopre un poco alla volta il partner, le sue emozioni, ci si apre a lui per lasciare che scopra le nostre.
E' come se in quei pochi minuti l'uomo corteggiasse la donna e lei si lasciasse andare abbandonandosi tra le sue braccia.
I movimenti della donna dovrebbero restare sensuali, non eccessivi, non stiamo ballando il reggaeton, in cui spesso si simula veramente l'atto sessuale.
La donna conquista lo sguardo dell'uomo coi suoi occhi, ogni movimento dei due deve essere fatto lasciando scivolare delicatamente i polpastrelli sul corpo, sui capelli del partner, evitando zone troppo intime, naturalmente, ma sempre in un contatto costante.
Ogni giro di entrambi dev'essere fatto guardando il partner il più possibile, e più vicino a lui.
Quando la donna fa un casquet, o la si guida in un accenno dello stesso, può aggrapparsi al suo uomo usando la sua gamba, ad esempio intrecciandola con quella dell'uomo, o alzando il ginocchio più possibile mantenendo la punta del piede il più in basso possibile, quasi ad allineare il collo del piede con la linea della gamba, cosa esteticamente elegantissima, ed avendo cura di stringere la parte interna del ginocchio sulla sua gamba, a mo di appoggio, ma anche ndicando che è lui che vuole, con cui si vuole fondere come in un corpo unico.
I due corpi si devono muovere in armonia tra loro.
Quando la donna si muove, l'uomo può agevolarla nei movimenti del bacino poggiando le sue mani nei fianchi di lei, aiuandola nei movimenti sensuali qualora non ne fossse ancora molto capace, ma anche a trovare il sincronismo coi propri.
La donna dovrebbe essere cullata dall'uomo, durante i movimenti, ma cullare un tronco di legno è impossibile.
Che deve fare la donna allora?
Semplicemente rilassarsi, lasciare che l'uomo le cinga le spalle con le braccia e la culli come farebbe con un figlio, dolcemente da un lato all'altro a ritmo della musica.
Spalle morbide di lei, braccia che si lasciano muovere lateralmente con delicatezza, sguardo su di lui.
Il casquet .... quando la donna va indietro con la schiena, si badi bene, con la schiena, non su di un fianco come fanno in troppe, dovrebbe fidarsi dell'uomo che la sorregge, dovrebbe lasciare che sia lui a sostenerla interamente.
Cosa fondamentale, all'inizio del casquet, avvicinate il vostro bacino il più possibile a quello dell'uomo, cercate di mantenere il vostro baricentro più possibile vicino a quello dell'uomo, solo così lui potrà avere movimenti eleganti che vi faranno sognare rassicurandovi sulla sua presa, altrimenti ne risulterà un equilibrio così precario che il tutto sarà rigido e con pericolo di cadute o sbilanciamenti.
Per tutti, ricordate, questi balli sono di coppia, e la bellezza e sensualità finali dipendono da entrambi.
Ed ora, buona bachata a tutti e tutte, sensualmente, dolcemente, ma con rispetto della persona con cui ballate, sia un-una vostro amico-a, sia qualcuno che non conoscete affatto.
martedì 27 aprile 2010
Salsa cubana e portoricana ... mio post in una discussione in merito
domenica 21 febbraio 2010
Recuerdame, versioni balada e salsa
Ho fatto sentire il brano, ne ho spiegato i tempi, ho insegnato agli allievi il passo sinopato nella bachata:
1-2-3e4/5-6-7e8
Insomma, un termine di lezione particolare, in cui ho anche dato accenni al bolero ed alle sue origini, ed alla sua evoluzione, in questo caso, in balata.
Il brano della quinta essencia, cantato in duetto con Marc Anthony, è forte e dolce allo stesso tempo, triste e sensuale.
Ne propongo una versione tratta da you tube:
Due giorni dopo, venerdì, sono andato al Caraibe e proprio mentre entravo sento recuerdame ...
un tonfo al cuore!!!!
Il tempo non era di una bachata, ma era decisamente una salsa.
La prima cosa che ho pensato è stata: "ma che figura ci faccio di fronte ai miei allievi?"
Anche se alla fine della lezione, ho passato diversi minuti spiegando il brano, facendo loro comprenderne il tempo, insegnando il passo sincopato della bachata, facendo confronti con le salse appena sentite e on altre bachate, ballando con loro recuerdame, ed alla fine mi accorgo che si tratta di una salsa?
No, non era così, il fatto è che questo brano è suonato e cantato, come spesso avviene nel mondo caraibico, anche con altri ritmi ed il DJ ha messo la versione salsa, la inserisco qui sotto perché è bella anche questa:
Insomma, amici, quando sentite le note di un brano, non limitatevi alle prime partendo immediatamente, rischiereste di sbagliare tempo e ballare una salsa col passo di bachata o viceversa.
Lasciate che siano le vostre gambe a muoversi e non la vostra testa a guidarvi secondo memoria.
Entrate in sintonia col brano e lasciate che le virazioni della musica ed il suo ritmo entrino in voi e facciano vibrare i vostri muscoli al suo ritmo, spontaneamente, lasciando per un momento il cervello a riposo.
mercoledì 3 febbraio 2010
l'inaugurazione del mio corso di balli caraibici sarà stasera 3 febbraio 2010
domenica 24 gennaio 2010
nuovo corso base e principianti di salsa cubana
Il corso sarà tenuto da Daniele Cama: Maestro diplomato F.I.T.D. ed A.N.M.B. [Magia Latina - Salsa Cubana] e da Giusy Grillo: Istruttore diplomata C.S.E.N.
Si terranno il mercoledì presso la sede ...della Scuola di ballo FREE TIME - D.L.F. - Sala polivalente DLF - via Ivanoe Bonomi, 29 - 00139 Roma (traversa di Via di Valle Melaina - di fronte alla fermata dell'autobus 38 - 339 - 349 e vicino a quella dell' 80 expr e 90 expr).
Durante il corso saranno date le basi dei balli caraibici, in particolar modo della salsa cubana, della bachata, del merengue, verranno inoltre insegnati i fondamenti della postura e della gestualità maschile e femminile e della rueda.
Vieni all'inaugurazione?
Caraibi attraverso Google Earth
Troverete questo ed altro leggendo nelle didascalie.
Commenti e contributi sono bene accetti
Non solo Cuba, quindi, ma anche i dintorni per poter avere un'idea migliore della posizione geografica di quei luoghi
-----------------------------------------------------------------------------------------------
Non dimentichiamo che Santiago de Cuba subì l'influenza deicoloni francesi fuggiti da Haiti e Santo Domingo (che erano sotto la dominazione francese), ai tempi della rivoluzione haitiana.
A quei tempi in Europa era molto diffusa la contradanza, nata in Inghilterra nel XVII secolo dalla Country dance modificatasi una volta giunta negli ambienti borghesi.
A Santo Domingo arrivò la versione francese che risenì del minuetto e venne chiamata contradanza francese.
L'aggiunta di strumenti tipicamente cubani (guiro e timbales) a quelli utilizzati fino a quel momento (tromba, clarinetto, 3 violini e contrabbasso) fece nascere la contraddanza creola o cubana che divenne nota col nome di contraddanza habanera e che ebbe due correnti diverse, quella di Santiago de cuba e quella di Habana, per le differenti modalità di esecuzione dovuta dal fato che ad Habana la contraddanza fu importata prima dagli spagnoli e poi dagli inglesi, nel periodo in cui presero posto dagli spagnoli nella colonizzazione dell'isola.
La presenza del porto ad Avana ha avuto un peso enorme nella storia di questa città e ne ha determinato un'importanza eccezionalmente grande in tutti i Caraibi.
Il porto, utilizzato fortemente per il commercio, divenne una base militare di importanza strategica nella lotta contro i pirati.
Sorsero fortificazioni militari, cantieri navali, scali per le merci e traffico di schiavi.
Ingrandendo la foto, tra le altre cose, potete notare il Malecòn (la strada lungomare importantissima) ed il Calle 23.
Gli sciavi che lavoravano nei cantieri erano soliti utilizzare scarti del legname usato per costruire e riparare le navi.
Quel legname era di qualità musicale elevata e gli schiavi solitamente usavano quelli a forma più o meno cilindrica allungata, spesso di dimensioni diverse tra loro e, tenendo accuratamente quello di dimensioni maggiori generalmente con una sorta di scanalatura (femmina) nel palmo della mano sinistra, lo percuotevano ritmicamente con un altro più piccolino o di egual misura tenuto con la destra.
Ecco come è nato lo strumento musicale chiamato "clave" e da cui prende il nome il ritmo "clave cubana" e le varianti principali (clave bianca, negra, di rumba)
Dalle cassete per il pesce, svuotate e rovesciate, derivarono gli antenati dei tamburi
------------------------------------------------------------------------------------------------
giovedì 14 gennaio 2010
Donne, gustatevi il ballo!
Mi avvicino ad una donna e la invito a ballare, lei tutta preoccupata mi risponde che va a scuola “solo” da 3 mesi …
Ballo con una ragazza e lei fa un numero infinito di passi invece de classici 3 più la pausa, solo perché non sa tenere il tempo ma vuol far vedere che sa ballare e si sa muovere velocemente …
Con un’altra ogni volta che cerco di guidarla in un movimento, lei pensa di aver capito la mia guida e si precipita, anche anticipando i tempi dei passi, a fare di testa propria in tutt’altra direzione o movimento a cui la stavo portando io …
Finalmente ballo in modo decente con un’altra partner, si certo, non sarà bravissima, ma riesce a seguirmi, ad un certo punto c’è un’incomprensione e lei che fa?
Si ferma con lo sguardo triste e mi chiede scusa perché ha sbagliato …
Ecco, questa immaginaria sequenza di balli lascia un poco di amaro in bocca ad entrambi perché probabilmente l’approccio che hanno avuto queste donne al ballo non è stato certamente dei migliori.
Amiche carissime, spesso i vostri insegnanti o i vostri partner vi hanno caricato eccessivamente di responsabilità facendovi perdere il gusto del ballo.
E’ vero che uno dei compiti più difficili da parte dell’uomo è la guida, e che la donna deve acquisire la sensibilità che le permette di comprendere tale guida e la capacità tecnica che le consente di eseguire al meglio quanto le sta indicando l’uomo, ma durante il ballo la cosa più importante (a parte del muoversi a tempo, ed in questo mi ripeterò continuamente) è proprio il divertirsi entrambi.
Ma allora, quando andiamo a ballare, ci sappiamo divertire?
Sappiamo abbandonarci l’uno tra le braccia dell’altro?
Sembrerebbe di no, almeno considerando tanti situazioni analoghe.
Amiche, resettiamo un attimo quanto ci hanno fatto credere fino ad ora e vediamo di ritrovare quell’armonia e quel piacere che ci aspetteremmo di trovare ballando.
Quando balliamo, liberiamoci almeno momentaneamente dei nostri problemi quotidiani, non creiamocene altri inutili.
Tutte le donne che si ritrovano negli esempi che ho fatto sopra, dovrebbero lasciarsi andare un poco di più in quel momento.
Anni fa una ragazza brasiliana con cui stavo ballando ha detto una fase semplice ma che esprime gran parte del ballo di coppia in sala: “stiamo ballando per noi stessi, non per gli altri”.
Con quella semplice frase intendeva dire che l’importante, nel ballo, era ritrovare il feeling di coppia, cercare quella complicità quell’affiatamento, anche momentaneo, tra i partner, senza importarsi del fatto che li stiano guardando o no, perché lei, la donna, se balla per e con il suo uomo il resto non conta, e lo stesso per l’uomo se balla con e per la sua partner guidandola al tempo della musica portandola leggera come su di una nuvola bianca e soffice.
Sono le vibrazioni della musica che entrano in sintonia con il nostro corpo, che lo fanno vibrare a tempo di musica, ma sono le vibrazioni dei due partner in sintonia tra loro che ci emozionano.
Il tempo è tutto nel ballo, o almeno una gran parte, ma riconoscere il tempo giusto all’inizio non è facile.
A differenza dei nostri cugini sudamericani, non siamo nati sentendo quei ritmi fin da quando eravamo nella pancia della mamma, e quanti strumenti a noi sconosciuti ritroviamo in quelle musiche!
La donna che ancora ha difficoltà a riconoscere i tempi su cui ballare, ha la possibilità di appoggiarsi fisicamente al suo ballerino, lasciandosi andare, sentendo la sua guida che la porterà a muovere il corpo al momento giusto e nella direzione opportuna.
Col tempo imparerà, ballando, a riconoscere lei stesa il tempi in cui muoversi.
Spesso ballando con donne, anche brave, con cui non avevo ballato prima, o guidandole in una figura che non hanno mai fatto prima, mi sento dire: “questa figura non la conosco”, oppure: “ho fatto tutto, mi hai fatto fare tanti giri ed intrecci ma non ho capito cosa mi hai fatto fare”.
Le figure nei balli caraibici servono più che altro all’inizio, per agevolare i maschietti nel loro compito di costruire una sorta di coreografia proprio mentre la si sta ballando, ed alle loro partner con poca esperienza ed una sensibilità ancora da perfezionare, di comprendere quanto il proprio ballerino sta cercando di comunicare solo con lo sfiorare delle mani, ma quando si progredisce si tende a svincolarsi dall’esecuzione sterile delle figure apprese durante i corsi di ballo e ci si lancia in situazioni nuove, meno monotone, più attinenti alla musica del momento ed al feeling creato nella coppia, allo stato d’animo dei ballerini ed ai loro gusti personali.
Capita spesso di iniziare una figura, farne una parte soltanto, e passare ad un’altra senza aver terminato la precedente, così come alla donna capita spesso di ballare con un ballerino che segue o ha seguito un corso in un’altra scuola ed ha imparato figure diverse da quelle che ha imparato, ed allora che dovrebbe fare?
Si ferma e si scusa perché dal suo insegnante non ha appreso quella figura, o lascia che l’uomo la guidi in qualche cosa di nuovo, magari più coinvolgente, magari un qualche movimento o passo particolare che lui ha “inventato” sul momento proprio per lei, perché in quel momento l’insieme della musica, dello stato d’animo, del feeling raggiunto lo porta a guidarla in quel modo?
Amiche, non anticipate i movimenti di lui pensando di aver capito quello che dovrete fare, al contrario, svuotate la vostra mente per qualche minuto.
Una botte piena di vino scadente non può contenere nulla di più, svuotiamo quella botte per poterla riempire di prezioso nuovo nettare e lasciamo che fermenti fino a diventare un vino pregiato.
Così per entrambi i partner, svuotiamo le nostre teste dai problemi quotidiani e non ci preoccupiamo se chi ci guarda ci sta apprezzando o no, viviamo quei momenti di ballo lasciando che ai pensieri si sostituiscano quelle sensazioni gioiose che nel tempo libereranno così tante endorfine da lasciarci un ricordo indelebile e meraviglioso di quei pochi minuti.
Impariamo insieme a gustarci ogni istante del ballo, in coppia, nella magia di quei momenti, perché il ballo è questo, non esibizionismo, ma magia, dolcezza e coinvolgimento profondo di entrambi.