giovedì 4 novembre 2010

SOSPENSIONE TEMPORANEA MIEI CORSI DI BALLI CARAIBICI

Si comunica che la mia partecipazione ai Corsi di balli caraibici in cui ero impegnato, è SOSPESA fino a data da comunicare successivamente.
Quanto sopra per cause indipendenti dalla mia volontà e, spero, di brevissima durata.

martedì 12 ottobre 2010

Obiettivi principali del Corsi di ballo per bambini, ragazzi, ed adolescenti


Obiettivi principali del Corso di balli indirizzati soprattutto a bambini ed adolescenti:


Il coordinamento motrio: fin da piccoli abbiamo la necessità di imparare a controllare i nostri movimenti, indubbiamente chi ha fatto attività sportiva o di balli o danza, ne avrà avuto benefici maggiori e più duraturi rispetto a chi ha avuto sempre una vita sedentaria. Anche da parte di adulti si sente spesso la necessità di un maggior coordinamento. Questi balli caraibici, nella loro grande varietà di posture e movimenti, contribuiranno a prendere coscienza del nostro corpo ed a coordinarlo efficacemente;

Il controllo motorio: una volta acquisito il coordinamento motorio, il controllo dello stesso permette di dosare i singoli movimenti e spostamenti, oltre che la forza con cui attuarli;

L’orientamento nello spazio: le rotazioni più o meno frequenti in questi balli, il doversi muovere secondo linee o curve prestabilite, aumenta la consapevolezza della posizione del nostro corpo nello spazio in cui balliamo, e ciò si riflette anche nella vita di tutti i giorni;

La corretta respirazione: Una respirazione non corretta, si ripercuote negativamente in ogni attività della nostra vita, nel ballo respirare correttamente, usando il diaframma o la respirazione laterale, o altre tecniche idonee, permetterà di intraprendere qualsiasi nostra attività con il massimo apporto di ossigeno sia al cervello che alla muscolatura aumentando il rendimento e diminuendo gli sforzi ed i dolori post attività fisica;

L’esperienza musicale: i benefici e l’influenza della musica e dei ritmi musicali sono noti a chiunque, si balla da sempre, ballano anche gli animali. Impariamo a comprendere le differenze tra melodia e ritmo, alcuni tra gli strumenti musicali caratteristici per i balli caraibici, impariamo a riconoscere i vari ritmi presenti nei brani ascoltati, in cui ogni strumento apparentemente suona in modo a se stante, in realtà entra armonicamente in simbiosi con gli altri. Scopriamo i significati di battiti, battute, frasi musicali abbinandoli al ballo, impariamo ad ascoltare un brano musicale, ci aiuterà ad ascoltare la vita stessa.

L’esperienza gestuale: i movimenti degli arti possono essere goffi o rigidi, rendiamoli più eleganti o virili, a seconda dei casi, comprendiamo il significato di molti di essi, impariamo le basi del linguaggio del corpo, ci aiuterà anche nella vita di tutti i giorni;

L’armonizzazione comportamentale: una volta acquisiti coordinamento e controllo motorio, una volta imparate le basi della gestualità, il tutto va amalgamato con movimenti armoniosi basati sul ritmo e tempo della musica.

La corretta postura: i balli caraibici sono legati ad eventi storici quali le migrazioni dei popoli, la schiavitù e la ritrovata libertà, l’influenza di popolazioni tra loro estremamente distanti come tradizioni, religioni e balli. A seconda del ballo o dello stile di ballo avremo posture del corpo differenti, lo studio delle quali, però, fornirà un controllo sul nostro corpo, movimenti più corretti, e tenderemo ad evitare soprattutto posizioni irregolari a spalle e bacino che negli anni saranno alla base di patologie più o meno serie (scoliosi, lordosi, cifosi, ecc). Movimenti di stretching ci aiuteranno a rendere meno rigide le articolazioni;

Comportamenti socializzati e socializzanti: nella vita comune ognuno di noi si crea un proprio spazio in cui pochi o nessuno può entrare, è una cosa personalissima, questo tende ad isolarci fisicamente e psicologicamente riducendo la socializzazione. Nel ballo questi spazi si riducono molto, spesso spariscono. Anche l’approccio con altre persone, soprattutto di sesso diverso dal nostro, tende ad essere difficoltoso, soprattutto nell’età adolescenziale, quando i ragazzi e ragazze tendono a formare gruppi ben distinti in cui difficilmente possa entrare un membro di sesso diverso. Indubbiamente questi balli caraibici, che sono balli di coppia, favoriscono la socializzazione tra sessi diversi e la conoscenza reciproca, inoltre, per loro natura, sfavoriscono chi tende ad abusare di alcoolici o sostanze eccitanti, in quanto le stesse fanno perdere il controllo dei movimenti corporali e dell’equilibrio psicofisico, al contrario di altri balli non di coppia, soprattutto basati su ritmi martellanti in cui è importante solo muoversi come e quanto più si può;

L’espressività corporea: Gli studiosi riescono addirittura a comprendere le migrazioni di un popolo anche col solo studio del modo di ballare, poiché con questo tramandano le proprie origini. Impariamo ad entrare in sintonia con la musica ed esprimiamo i nostri sentimenti ballando. Scopriamo quanto sia bello ballare entrando in sintonia col partner guardandolo negli occhi, impariamo a guidare la partner con la sola pressione dei polpastrelli, senza maltrattarla prendendola per i polsi, e per le donne, aumentiamo la sensibilità che ci permetterà di comprendere la guida dell’uomo. Portiamo questa sensibilità reciproca nella vita di tutti i giorni;

L’apprendimento delle tecniche di base e l’approccio a tecniche più complesse, per l’esecuzione di alcuni balli e di alcune danze, dalle danze internazionali artistiche e sportive alle danze folkloristiche locali: l’apprendimento delle tecniche di base porrà le fondamenta per l’esecuzione di figure e coreografie più complesse, ma anche all’esecuzione di balli folcloristici tipo la rumba cubana, o di radice religiosa, come i balli della Santeria Cubana, le cui tecniche possono essere applicate anche in determinati momenti del ballo di coppia. Non ultimo, l’approccio agonistico ai balli caraibici può avvenire già da piccoli, per fasce d’età e classi di merito, favorendo la competizione e l’affiatamento tra i membri della squadra di ballo, anche al di fuori della pista

L’apprendimento teorico della storia della Danza e delle diverse tipologie di ballo, con particolare riferimento ai balli caraibici: come detto sopra, questi balli nascono dall’interazione tra popoli diversi tra loro, si sviluppano nei secoli, si modificano e sono destinati a modificarsi ancor di più. Impariamo a distinguerli l’un l’altro, a conoscerne gli stili, l’evoluzione degli stessi, sarà patrimonio della nostra cultura personale indispensabile in una società multietnica come si sta avviando ad essere la nostra.

Cellulare: 340.608356 email: danielecama@gmail.com


domenica 19 settembre 2010

Nuovi corsi di balli caraibici 2010-2011

Il Maestro ORO e giudice di gara
DANIELE CAMA
della Scuola di balli caraibici
Magia Latina - Salsa Cubana
presenta le lezioni dimostrative corsi di balli caraibici

per l'anno 2010 - 2011 presso:

Palestra Tsunami e Zona Danza
Roma - Quarto Municipio


Per motivi tecnici la sede dei corsi di salsa cubana, bachata e merengue che erano tenuti presso la palestra DLF in via Bonomi, a Roma, è stata spostata presso la sede della Palestra Tsunami, a poche centinaia di metri, arricchendosi di nuovi orari e di un corso per bambini al giovedì dalle 17 alle 18.


Si prega pertanto di non considerare come sedi dei corsi della Scuola Magia Latina - salsa cubana, qualsiasi altra sede precedentemente indicata.


Resta in atto la collaborazione presso l'associazione sportiva dilettantistica "Lady Sara Tecnosalsa" e la nuova Associazione sportiva agonistica "Fuego Latino".


Alla sede della Palestra Tsunami, si è aggiunta quella della scuola danza: "Zona Danza", con corsi per bambini e ragazzi da 8 anni circa a circa 16.


In entrambi i casi si consiglia di prendere contatto coi responsabili delle due sedi ospitanti che possono dare informazioni sui costi e su altri corsi di vario tipo estranei alla scuola di balli caraibici: " Magia Latina - salsa cubana".




Seguono i due volantini con le indicazioni dei due corsi e degli orari delle lezioni dimostrative.







Seguiranno ulteriori comunicazioni per altri corsi in via di definizione

domenica 16 maggio 2010

Si parlava di bachata e della difficoltà di un'amica ad abbandonarsi ballandola


Penso che la bachata sia un ballo estrememente sensuale e passionale che molti esibizionisti rovinano con 1000 giri e coreografie.

Altri "usano" la bachata solo per aprofittare dell'occasione per tastare la partner di turno.

Quando si invita una donna a ballare la bachata, lo si deve fare con molta cavalleria, dolcemente.

Una volta in pista la si stringe a se senza forzarla, è lei che decide come appoggiare il suo braccio sulla nostra spalla o dietro il collo, è lei che sceglie se lasciarci stringerla a noi o lasciare quello spazio che per lei è fondamentale.

Sarà l'uomo a darle sicurezza, a farle desiderare quel contatto così intimo che è la vera guida della bachata.

Sai che noi europei spesso abbiamo una guida invertita rispetto a quello che dovrebbe essere?

Di solito incolliamo il bacino e ci alontaniamo a livello petto.

In realtà la guida va fatta dalla zona dello sterno dell'uomo, che invita la donna ad appoggiare il suo seno destro al centro dello sterno, allontanando un poco il bacino dal suo per lasciarla libera nel movimento elicoidale, ben diverso dal nostro basculante.

Una posizione così intima, la vicinanza degli occhi e delle guance, non sempre è accettata dalla donna,soprattutto se non ci si conosce.

E' l'uomo che deve rassicurare la donna sulle sue intenzioni guidandola nel ballo come se stesse cullando un bambino tenendolo tra le sue braccia.

Ogni movimento dev'essere fatto con dolcezza, lo stesso allontanarla da se, prima di qualche giro o figura, dev'essere fatto usando tutti e quanti gli 8 tempi della frase musicale, dolcemente, lasciandola trovare la sua nuova posizione senza alcuna forzatura.

LA donna va considerata come un fiore raro e prezioso, da non scuotere di continuo per non far saltar via i suoi petali.

Credi ancora che sia colpa tua di non riuscire ad abbandonarti durante una bachata, o forse è difficile trovare che riesca a farti sentire leggera come se ballassi su di una nuvola bianca?


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Condivido esattamete quello che hai scritto, [parlo di una nota di Antonella D'Angelo ], soprattutto quando dici che la "bachata è incompresa, ancora circondata da troppi tabù per poterla interpretare come descritto nella nota".


Purtroppo cara Antonella viviamo così distanti che difficilmente potrò sperare di allare con te, ma sono sicuro che sarebbe stato un ballo indimenticabile per entrambi.


La bachata è estremamente sensuale, talvolta ci si ritrova in situazioni estremamente intime, e ci vuole molto feeling nella coppia parché è facilissimo interpretare male l'atteggiamento dell'altro partner in quel momento.


Gli occhi parlano (e potrebbe essere il titolo di un'altra nota) al di là dei movimenti.


Sicuramente la donna può raffiungere una sensualità che provoca come minimo qualche gocciolina di sudore gelato lungo la schiena, per non dir di peggio, ma a questo deve essere portata dall'atteggiamento dell'uomo, sensuale anche lui, ma non volgare.


Anche l'atteggiameto della donna può finire col diventare volgare, a quel punto non si tratta pù di ballo in se, ma di un'approccio sessuale e basta.


Per me l'atteggiamento nella coppia che balla dev'essere di completo affiatamento, si fanno passi piccoli da una parte e dall'altra, si scopre un poco alla volta il partner, le sue emozioni, ci si apre a lui per lasciare che scopra le nostre.


E' come se in quei pochi minuti l'uomo corteggiasse la donna e lei si lasciasse andare abbandonandosi tra le sue braccia.


I movimenti della donna dovrebbero restare sensuali, non eccessivi, non stiamo ballando il reggaeton, in cui spesso si simula veramente l'atto sessuale.


La donna conquista lo sguardo dell'uomo coi suoi occhi, ogni movimento dei due deve essere fatto lasciando scivolare delicatamente i polpastrelli sul corpo, sui capelli del partner, evitando zone troppo intime, naturalmente, ma sempre in un contatto costante.


Ogni giro di entrambi dev'essere fatto guardando il partner il più possibile, e più vicino a lui.

Lo stesso giro otrebbe essere fatto da entrambi in modo quasi da accarezzare col proprio corpo quello del partner, lentamente, risultando estremeamente sensuale, intimo e coinvolgente, non un semplice modo per far vedere quanto si è ravi a girare.


Quando la donna fa un casquet, o la si guida in un accenno dello stesso, può aggrapparsi al suo uomo usando la sua gamba, ad esempio intrecciandola con quella dell'uomo, o alzando il ginocchio più possibile mantenendo la punta del piede il più in basso possibile, quasi ad allineare il collo del piede con la linea della gamba, cosa esteticamente elegantissima, ed avendo cura di stringere la parte interna del ginocchio sulla sua gamba, a mo di appoggio, ma anche ndicando che è lui che vuole, con cui si vuole fondere come in un corpo unico.


I due corpi si devono muovere in armonia tra loro.


Quando la donna si muove, l'uomo può agevolarla nei movimenti del bacino poggiando le sue mani nei fianchi di lei, aiuandola nei movimenti sensuali qualora non ne fossse ancora molto capace, ma anche a trovare il sincronismo coi propri.


La donna dovrebbe essere cullata dall'uomo, durante i movimenti, ma cullare un tronco di legno è impossibile.


Che deve fare la donna allora?


Semplicemente rilassarsi, lasciare che l'uomo le cinga le spalle con le braccia e la culli come farebbe con un figlio, dolcemente da un lato all'altro a ritmo della musica.


Spalle morbide di lei, braccia che si lasciano muovere lateralmente con delicatezza, sguardo su di lui.


Il casquet .... quando la donna va indietro con la schiena, si badi bene, con la schiena, non su di un fianco come fanno in troppe, dovrebbe fidarsi dell'uomo che la sorregge, dovrebbe lasciare che sia lui a sostenerla interamente.


La donna dovrebbe lasciare che la sua testa si pieghi verso dietro (attenzione alle cervicali, non fatelo violentemente ma con moderazione, ma lasciatela andare per forza di gravità) magari anche lasciando una presa e portando un braccio elegantmente al di sopra della testa (risulterà distante dall'uomo, talvolta anche con la mano che punta verso terra, avendo la schiena arcuata).


Care amiche, godetevi tutto quel movimento che sensualmente e dolcemente vi lascia scivolare col corpo indietro, sostenuto dall'uomo, lasciando che sia lui stesso a ritirarvi su a fine casquet, nei tempi che reputa giusti per il momento ed il ritmo del brano.

Non tiratevi su da sole, non faticate, lasciate che sia l'uomo a farlo per voi.


Cosa fondamentale, all'inizio del casquet, avvicinate il vostro bacino il più possibile a quello dell'uomo, cercate di mantenere il vostro baricentro più possibile vicino a quello dell'uomo, solo così lui potrà avere movimenti eleganti che vi faranno sognare rassicurandovi sulla sua presa, altrimenti ne risulterà un equilibrio così precario che il tutto sarà rigido e con pericolo di cadute o sbilanciamenti.


Per tutti, ricordate, questi balli sono di coppia, e la bellezza e sensualità finali dipendono da entrambi.


Ed ora, buona bachata a tutti e tutte, sensualmente, dolcemente, ma con rispetto della persona con cui ballate, sia un-una vostro amico-a, sia qualcuno che non conoscete affatto.

martedì 27 aprile 2010

Salsa cubana e portoricana ... mio post in una discussione in merito


Da una discussione su Facebook che riporto per correttezza:

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Argomento: I giovani preferiscono la Cubana o la Portoricana???


Stefano Djloco Autore:

Ciao ragazzi il secondo argomento su cui parlare è quale stile e quale musica preferite e PERCHE la preferite.....a voi la risposta.......!

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ho scritto quanto riporto sotto, e dato che lo ritengo possa interessare anche chi non è iscritto a quel gruppo, ho pensato di copiarlo anche qui, a disposizione di chi mi segue. inserisco comunque il link della discussione originaria, per correttezza e perché possiate leggere eventuali commenti successivi:




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Cubana e portoricana sono due stili differenti di salsa, spessissimo si sente dire che l'una sia più bella dell'altra e viceversa, spesso si sente dire che l'una sia più difficile dell'altra, e così via.

I due stili hanno origini diverse e si sono evolute in posti e momenti storici diversi, in condizioni di vita differenti.

La Cubana nasce spontaneamente dagli schiavi importati dall'Africa, subisce le influenze della cultura spagnola, soprattutto nella zona di Havana, ma anche della cultura inglese, francese, portoghese, soprattutto nella zona di Santiago de Cuba.

Dalla fusione di questi tanti modi di ballare, delle tante musiche, dall'influenza della vicina Santo Domingo ed Haiti, è nata quella che oggi chiamiamo salsa cubana, musicalmente parlando.

Ok, ora Stefano mi rimproverereai perché della musica ne parli in un altra discussione, ma non posso fare a meno di parlarne qui perché il ballo è movimento del corpo in base alla musica, non sono argomenti che viaggiano su strade diverse.

La salsa portoricana, invece, nasce dai Portoricani fuggiti dall'isola e che nel Bronx hanno creato il loro quartiere portoricano.

A differenza degli schiavi cubani, che peraltro diversamente da altri, grazie alla colonizzazione spagnola godevano di un minimo di libertà in più rispetto agli schiavi di zone colonizzate soprattutto da Portogallo, Francia ed Inghilterra, questi portoricani rivendicavano il loro stato di libertà acquisita ed in un quartiere come era il Bronx, di difficile sopravvivenza, facevano di tutto per godere del rispetto di chiunque altro intimorendo tutti con la violenza e creando delle bande in cui ognuno faceva a gara con gli altri per essere il più temuto.

Ecco da dove nascono le diverse posture, curva da schiavi soprattutto nella cubana e nella rumba, per l'abitudine costante di lavorare nei campi restando piegati per ore ed ore, o a portare continuamente pesi assurdi sulla schiena, e quella eretta, fiera, dei portoricani, non più schiavi ma con ritrovata libertà, in cui ognuno di loro deve essere il più alto, deve ergersi più degli altri e MAI, dico MAI, dovrà abbassare lo sguardo in segno di debolezza ed inferiorità.

Dalla Postura differente nascono modi diversi di interpretare il ballo.

Le gambe piegate caratteristiche nello stile cubano facilitano i movimenti del bacino e la postura piegata in avanti da parte dell'uomo libera i movimenti avanti ed indietro delle spalle, tanto importanti ed evidenti soprattutto nella rumba.

La postura eretta, quasi sulle punte per apparire ancor più alti degli altri, la spinta che viene dal basso verso l'alto nella salsa portoricana (a differenza di quella che va dall'alto verso il basso nella cubana) limita fortemente i movimenti del bacino e dei movimenti delle spalle che, al massimo, possono muoversi lateralmente o in modo lievemente circolare.

Lo stile portoricano risulta essere quindi ricchissimo di gestualità, soprattutto femminile, cosa diversa da quanto accade con la cubana in cui uomini e soprattutto donne ancheggiano vistosamente seppur con movimenti di tipo diverso risultando pertanto uno stile molto elegante e RAFFINATO.

Lo stile cubano al contrario è più a stretto contatto col terreno, con la vita di tutti i giorni, più SPONTANEO.

I cubani ballavano in ogni istante fosse loro possibile, usando strumenti di fortuna come le casse dei pesci o i legnetti recuperati dal cantiere navale de L'Habana (le famose claves).

Come gli antichi uomini della preistoria dipingevano nelle grotte le fasi della loro vita, i cubani ballavano le loro esperienze, la vita nei campi e nei cantieri, la vita nelle foamiglie e dei loro piccoli, i loro Orischas, cioè le loro divinità nelle varie religioni presenti nell'isola.

I movimenti dei cubani sono più spontanei di quelli portoricani, la ridotta gestualità rende più naturale il movimento, e più facile il cambiarlo in qualsiasi momento.

Il ballo dei portoricani è più tecnico, più elaborato, anche se non necessariamente più facile o difficile della cubana, ma proprio per la ricchezza della gestualità risulta più freddo.

Intendiamoci, senza dare adito a polemiche immotivate, chi balla la portoricana (o gli stili da essa derivati come Los Angeles Style o New York Style) da anni, ormai avrà acquisito tutti i movimenti e li eseguirà in modo spontaneo e naturale, ma generalmente questo accade dopo anni di studi e balli.

Nei primi anni (tempo variabile a secondo della persona e del tipo di studio-allenamento praticato) di ballo della portoricana, difficilmente si può vedere un ballo dai movimenti fluidi e non costruiti mentalmente, in seguito la bellezza della portoricana si esprimerà al meglio.

La donna cubana "VIVE" il suo uomo nel ballo, lo tocca, lo accarezza, ne sente l'odore, a differenza di quella portoricana che lo tiene a distanza, non accetta quasi mai di essere stretta a lui.

Anche nella posizione frontale, la portoricana, appoggia solo la punta di alcune dita della mano sinistra sulla spalla di lui, quasi a dire che non sopporta sentirne il sudore, l'odore.

Nel ballo c'è una continua sfida già all'interno della coppia, oltre che tra le coppie presenti, ognuno, sia uomo che donna, deve far vedere che è il più bravo di tutti.

Al contrario nella coppia di cubana non esistono sfide, c'è l'evidenziare della mascolinità dell'uomo, e della femminilità della donna in modo tangibile, che mostra quanto brava possa essere sia sessualmente che come donna di casa, e fa di tutto per manifestarlo al suo uomo.

La sensualità femminile della donna portoricana è più raffinata ed a distanza, sempre a sfidare l'uomo, sempre a cercare di tenergli testa, anche negli innumerevoli giri che lui possa far fare a lei.

Si tratta di una sensualità a distanza, molto forte ma a distanza, e non ravvicinata come nella cubana , molto più coinvolgente per entrambi.

Detto questo, mentre balliamo esprimiamo al meglio la nostra personalità, il nostro carattere, quello che è la nostra spontaneità, ed io mi trovo decisamente megli oa ballare la salsa cubana (pur insegnando anche la portoricana, ma in quel caso si tratta di tecnica di ballo, non ballo in pista).

Penso che la musica sia un insieme di vibrazioni, ed il nostro corpo le percepisce come un diapason.

Il diapason vibra solo se percepisce la nota musicale per cui è tarato, e così il nostro corpo entra in vibrazione più spontaneamente in base al tipo di musica che sente come propria, ed i movimenti che ne conseguono sono legati a quella musica, più rotondeggiante nella cubana e liù lineare nella portoricana.

Amo perdermi con la mia ballerina, ricercare il feeling con lei, la complicità, ballare leggeri come su di una nuvola bianca e soffice, girando insieme a lei in mezzo ad un vortice di suoni dai colori dell'arcobaleno dove niente e nessuno è più attorno a noi, dove i nostri corpi diventano un tuttuno e si muovono insieme a ritmo della musica.

Amo perdermi nei suoi occhi, ma anche ballare ad occhi chiusi, anche guancia a guancia se lei lo consente.

Il fatto di ballare cubana su una musica cubana, e portoricana su quella portoricana, è giustissimo, ma ricordiamo sempre che la salsa è suonata da tanti strumenti, e come in un minestrone molto ricco, possiamo avere elementi più numerosi, forti o grandi rispetto ad altri, ma il ritmo è lo stesso che caratterizza la salsa.

Trovo assurdo ballare una portoricana o, peggio, una new york style su di una rumba, ma se il nostro orecchio in una musica portoricana riesce a distinguere i suoni guida della cubana, ed il nostro corpo entra ugualmente in vibrazione con questa, perché non ballarla?

Ugualmente per la portoricana su musiche cubane.

Logicamente ci sono brani spiccatamente di cubana e portoricana che non possono stilisticamente essere ballati spontaneamente con altri stili.

La musica ed il ballo di questa è divertimento di entrambi, coinvolgimento e feeling, e gli errori ed incomprensioni ... va beh, capitano, non facciamone un dramma se non stiamo facendo un'esibizione o una gara, ridiamoci su e continuiamo a ballare.

Come vedete non mi sono assolutamente soffermato sulle differenze ovvie che spessissimo vengono descritte, come il ballare in linea, o in cerchio, il tipo di giri prevalentemente a sinistra per la portoricana ed a destra nella cubana, il tipo di appoggio del piede, dalla punta al tallone, differente nelle due salse, l'azione di spinta nella portoricana, assente nella cubana, ad esempio, ma ho cercato di evidenziarne le differenze intrinseche ai due balli, e spiegare il motivo per cui amo ballare la salsa cubana pur insegnando anche la portoricana.

In fondo esprimere un giudizio sullo stile di salsa, se sia più bello l'uno o l'altro, se ci piaccia di più, ecc, è esattamente come far paragoni sull'abbigliamento femminile: alcune donne stanno meglio in minigonna, altre con la gonna al ginocchio, altre in pantaloni ampi o stretti.

Ciò non toglie che il capo di abbigliamento escluso da una, possa essere indossato e fare una splendida figura sull'altra.

L'abito giusto è quello che ci fa sentire a nostro agio nella situazione in cui ci troviamo ed il ballo giusto è quello che più si addice al nostro modo di essere.

Ed ora, più che polemizzare su questo o quello stile di salsa, perché non facciamo un giro tra le scuole dei migliori maestri di salsa dei vari stili e non ci mettiamo a seguire delle lezioni di prova per capire direttamente quale stile si addice maggiormente a noi e quale insegnante ci sembra poterci avviare con maggior successo ad apprenderne le caratteristiche e con cui creare un certo feeling anche didattico?


domenica 21 febbraio 2010

Recuerdame, versioni balada e salsa

Mercoledì sera, alla mia lezione di balli caraibici, ho terminato la mia lezione con un brano: recuerdame, versione balada.
Ho fatto sentire il brano, ne ho spiegato i tempi, ho insegnato agli allievi il passo sinopato nella bachata:
1-2-3e4/5-6-7e8
Insomma, un termine di lezione particolare, in cui ho anche dato accenni al bolero ed alle sue origini, ed alla sua evoluzione, in questo caso, in balata.
Il brano della quinta essencia, cantato in duetto con Marc Anthony, è forte e dolce allo stesso tempo, triste e sensuale.

Ne propongo una versione tratta da you tube:




Due giorni dopo, venerdì, sono andato al Caraibe e proprio mentre entravo sento recuerdame ...
un tonfo al cuore!!!!
Il tempo non era di una bachata, ma era decisamente una salsa.
La prima cosa che ho pensato è stata: "ma che figura ci faccio di fronte ai miei allievi?"
Anche se alla fine della lezione, ho passato diversi minuti spiegando il brano, facendo loro comprenderne il tempo, insegnando il passo sincopato della bachata, facendo confronti con le salse appena sentite e on altre bachate, ballando con loro recuerdame, ed alla fine mi accorgo che si tratta di una salsa?
No, non era così, il fatto è che questo brano è suonato e cantato, come spesso avviene nel mondo caraibico, anche con altri ritmi ed il DJ ha messo la versione salsa, la inserisco qui sotto perché è bella anche questa:





Insomma, amici, quando sentite le note di un brano, non limitatevi alle prime partendo immediatamente, rischiereste di sbagliare tempo e ballare una salsa col passo di bachata o viceversa.
Lasciate che siano le vostre gambe a muoversi e non la vostra testa a guidarvi secondo memoria.
Entrate in sintonia col brano e lasciate che le virazioni della musica ed il suo ritmo entrino in voi e facciano vibrare i vostri muscoli al suo ritmo, spontaneamente, lasciando per un momento il cervello a riposo.


mercoledì 3 febbraio 2010

l'inaugurazione del mio corso di balli caraibici sarà stasera 3 febbraio 2010


Ricordo a tutti che l'inaugurazione del mio corso di balli caraibici sarà stasera 3 febbraio 2010 alle 21 circa in via Bonomi 29, in zona Valle Melaina - a Roma IV Municipio.

Per chi venisse con i mezzi pubblici, scendendo dal 90 expr, 80 expr, o 38, in via Monte Cervialto, di fronte alla pasticceria Carmignani c'è una breve stradina in salita di fianco al distributore di benzina ESSO.

In cima alla salita di circa 30 - 40 metri, prendete a sinistra (attenzione senso vietato alle auto) e dopo 100 - 150 metri, sulla sinistra, prima dell'altra traversa, c'è il dopolavoro ferroviario con la scuola free time che ci ospita.

Per chi prende Val melaina in direzione Centro, si troverà la prima traversa a destra, in salita, poco prima di campi di calcetto (da lasciare a sinistra).

In cima alla salita (circa 30 -40 metri), si gira a destra e quasi immediatamente, proprio di fronte alle fermate del 36, 339 e 349), a destra, c'è la scuola di ballo.

Attenzione che la strada è a senso unico andando a destra e non ci sono molti parcheggi.



Durante la lezione introduttiva si faranno i passi base di salsa cubana, bachata e merengue, ed all'inizio della lezione potrete assistere a qualche decina di secondi di ballo che serviranno solamente come dimostrazione dimostrazione dei balli che saranno insegnati, senza assolutamente eccedere con figure particolarmente difficili perché lo scopo non sarà quello di impressionare, ma semplicemente di entrare in confidenza tra noi.

Considerando le richieste ricevute in questi giorni, ci sarebbe la possibilità di fare non 1 solo corso al mercoledì dalle 21 alle 22.30, ma di farne 2, sempre il mercoledì, base e per principianti dalle 20 alle 21.30 e per principianti - intermedi, dalle 21.30 alle 23.

Si deciderà in serata dopo aver considerato chi effettivamente ha intenzione di seguire il corso e l'orario preferito.

ATTENZIONE, come già scritto ci sono poche possibilità di parcheggio, vi prego di venire per tempo e vi consiglio di parcheggiare, eventualmente, dalle parti di via Conti, a poca distanza, si tratta di una strada all'incrocio tra via val melaina, via delle isole curzolane e via Monte cervialto, sul prolungamento di via Monte Massico.

Ringrazio tutti quelli che verranno o che diffonderanno la notizia del mio corso agli amici o a chi può essere interessato ed allo stesso tempo mi scuso con chi avrà avuto il mio invito e magari si trova a centinaia di km da Roma, quindi sicuramente impossibilitato a venire.

Il mio n di cellulare, nel caso mi voleste contattare, è 340.6083560 e la casella di posta elettronica che uso maggiormente è cdaniele61@gmail.com.

RICORDATE CHE LA PRIMA LEZIONE è SEMPRE GRATUITA, quindi se per qualche motivo non riuscite a venire stasera, potete farlo in seguito, ma stasera si prendono decisioni importanti sul corso e lo si farà anche grazie al vostro contributo.

Inoltre, in seguito, le lezioni saranno strutturate in modo da favorire la didattica a secondo dei partecipanti, quindi vi perderete sicuramente le mini esibizioni di ballo (fatte solo a scopo indicativo, quindi niente di clamoroso o preparato) e la visione completa del corso.

Di nuovo grazie a tutti per l'attenzione.
Daniele



domenica 24 gennaio 2010

nuovo corso base e principianti di salsa cubana

Nuovo corso di balli caraibici a livello base e principianti, dedicato a chi non ha mai ballato ed a chi balla da pochi mesi.
Il corso sarà tenuto da Daniele Cama: Maestro diplomato F.I.T.D. ed A.N.M.B. [Magia Latina - Salsa Cubana] e da Giusy Grillo: Istruttore diplomata C.S.E.N.
Si terranno il mercoledì presso la sede ...della Scuola di ballo FREE TIME - D.L.F. - Sala polivalente DLF - via Ivanoe Bonomi, 29 - 00139 Roma (traversa di Via di Valle Melaina - di fronte alla fermata dell'autobus 38 - 339 - 349 e vicino a quella dell' 80 expr e 90 expr).
Durante il corso saranno date le basi dei balli caraibici, in particolar modo della salsa cubana, della bachata, del merengue, verranno inoltre insegnati i fondamenti della postura e della gestualità maschile e femminile e della rueda.
Luogo:via Ivanoe Bonomi 29 - 00139 Roma


Ora:mercoledì 3 febbraio 2010 - 21.00 - 22.30

Caraibi attraverso Google Earth

Non solo foto, non solo geografia, ma anche storia, strumenti, santeria, storia dei balli caraibici, e di tutto quanto ci possa incuriosire.
Troverete questo ed altro leggendo nelle didascalie.
Commenti e contributi sono bene accetti

Immagini estraplate da Google Earth e raffiguranti i Caraibi.
Non solo Cuba, quindi, ma anche i dintorni per poter avere un'idea migliore della posizione geografica di quei luoghi

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Santiago de Cuba, posta a Sud dell'Isola di Cuba, in posizione molto distante da La Habana, non subì la grande influenza delle popolazioni europee che a Nord dell'isola diedero un'impronta diversa alla popolazione limitrofa che si riflette tutt'oggi anche nel diverso modo di ballare la salsa.
Non dimentichiamo che Santiago de Cuba subì l'influenza deicoloni francesi fuggiti da Haiti e Santo Domingo (che erano sotto la dominazione francese), ai tempi della rivoluzione haitiana.
A quei tempi in Europa era molto diffusa la contradanza, nata in Inghilterra nel XVII secolo dalla Country dance modificatasi una volta giunta negli ambienti borghesi.
A Santo Domingo arrivò la versione francese che risenì del minuetto e venne chiamata contradanza francese.
L'aggiunta di strumenti tipicamente cubani (guiro e timbales) a quelli utilizzati fino a quel momento (tromba, clarinetto, 3 violini e contrabbasso) fece nascere la contraddanza creola o cubana che divenne nota col nome di contraddanza habanera e che ebbe due correnti diverse, quella di Santiago de cuba e quella di Habana, per le differenti modalità di esecuzione dovuta dal fato che ad Habana la contraddanza fu importata prima dagli spagnoli e poi dagli inglesi, nel periodo in cui presero posto dagli spagnoli nella colonizzazione dell'isola.
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Cuba - La Habana.
La presenza del porto ad Avana ha avuto un peso enorme nella storia di questa città e ne ha determinato un'importanza eccezionalmente grande in tutti i Caraibi.
Il porto, utilizzato fortemente per il commercio, divenne una base militare di importanza strategica nella lotta contro i pirati.
Sorsero fortificazioni militari, cantieri navali, scali per le merci e traffico di schiavi.
Ingrandendo la foto, tra le altre cose, potete notare il Malecòn (la strada lungomare importantissima) ed il Calle 23.
Gli sciavi che lavoravano nei cantieri erano soliti utilizzare scarti del legname usato per costruire e riparare le navi.
Quel legname era di qualità musicale elevata e gli schiavi solitamente usavano quelli a forma più o meno cilindrica allungata, spesso di dimensioni diverse tra loro e, tenendo accuratamente quello di dimensioni maggiori generalmente con una sorta di scanalatura (femmina) nel palmo della mano sinistra, lo percuotevano ritmicamente con un altro più piccolino o di egual misura tenuto con la destra.
Ecco come è nato lo strumento musicale chiamato "clave" e da cui prende il nome il ritmo "clave cubana" e le varianti principali (clave bianca, negra, di rumba)
Dalle cassete per il pesce, svuotate e rovesciate, derivarono gli antenati dei tamburi

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giovedì 14 gennaio 2010

Donne, gustatevi il ballo!

Mi avvicino ad una donna e la invito a ballare, lei tutta preoccupata mi risponde che va a scuola “solo” da 3 mesi …

Ballo con una ragazza e lei fa un numero infinito di passi invece de classici 3 più la pausa, solo perché non sa tenere il tempo ma vuol far vedere che sa ballare e si sa muovere velocemente …

Con un’altra ogni volta che cerco di guidarla in un movimento, lei pensa di aver capito la mia guida e si precipita, anche anticipando i tempi dei passi, a fare di testa propria in tutt’altra direzione o movimento a cui la stavo portando io …

Finalmente ballo in modo decente con un’altra partner, si certo, non sarà bravissima, ma riesce a seguirmi, ad un certo punto c’è un’incomprensione e lei che fa?

Si ferma con lo sguardo triste e mi chiede scusa perché ha sbagliato …

Ecco, questa immaginaria sequenza di balli lascia un poco di amaro in bocca ad entrambi perché probabilmente l’approccio che hanno avuto queste donne al ballo non è stato certamente dei migliori.

Amiche carissime, spesso i vostri insegnanti o i vostri partner vi hanno caricato eccessivamente di responsabilità facendovi perdere il gusto del ballo.

E’ vero che uno dei compiti più difficili da parte dell’uomo è la guida, e che la donna deve acquisire la sensibilità che le permette di comprendere tale guida e la capacità tecnica che le consente di eseguire al meglio quanto le sta indicando l’uomo, ma durante il ballo la cosa più importante (a parte del muoversi a tempo, ed in questo mi ripeterò continuamente) è proprio il divertirsi entrambi.

Ma allora, quando andiamo a ballare, ci sappiamo divertire?

Sappiamo abbandonarci l’uno tra le braccia dell’altro?

Sembrerebbe di no, almeno considerando tanti situazioni analoghe.

Amiche, resettiamo un attimo quanto ci hanno fatto credere fino ad ora e vediamo di ritrovare quell’armonia e quel piacere che ci aspetteremmo di trovare ballando.

Quando balliamo, liberiamoci almeno momentaneamente dei nostri problemi quotidiani, non creiamocene altri inutili.

Tutte le donne che si ritrovano negli esempi che ho fatto sopra, dovrebbero lasciarsi andare un poco di più in quel momento.

Anni fa una ragazza brasiliana con cui stavo ballando ha detto una fase semplice ma che esprime gran parte del ballo di coppia in sala: “stiamo ballando per noi stessi, non per gli altri”.

Con quella semplice frase intendeva dire che l’importante, nel ballo, era ritrovare il feeling di coppia, cercare quella complicità quell’affiatamento, anche momentaneo, tra i partner, senza importarsi del fatto che li stiano guardando o no, perché lei, la donna, se balla per e con il suo uomo il resto non conta, e lo stesso per l’uomo se balla con e per la sua partner guidandola al tempo della musica portandola leggera come su di una nuvola bianca e soffice.

Sono le vibrazioni della musica che entrano in sintonia con il nostro corpo, che lo fanno vibrare a tempo di musica, ma sono le vibrazioni dei due partner in sintonia tra loro che ci emozionano.

Il tempo è tutto nel ballo, o almeno una gran parte, ma riconoscere il tempo giusto all’inizio non è facile.

A differenza dei nostri cugini sudamericani, non siamo nati sentendo quei ritmi fin da quando eravamo nella pancia della mamma, e quanti strumenti a noi sconosciuti ritroviamo in quelle musiche!

La donna che ancora ha difficoltà a riconoscere i tempi su cui ballare, ha la possibilità di appoggiarsi fisicamente al suo ballerino, lasciandosi andare, sentendo la sua guida che la porterà a muovere il corpo al momento giusto e nella direzione opportuna.

Col tempo imparerà, ballando, a riconoscere lei stesa il tempi in cui muoversi.

Spesso ballando con donne, anche brave, con cui non avevo ballato prima, o guidandole in una figura che non hanno mai fatto prima, mi sento dire: “questa figura non la conosco”, oppure: “ho fatto tutto, mi hai fatto fare tanti giri ed intrecci ma non ho capito cosa mi hai fatto fare”.

Le figure nei balli caraibici servono più che altro all’inizio, per agevolare i maschietti nel loro compito di costruire una sorta di coreografia proprio mentre la si sta ballando, ed alle loro partner con poca esperienza ed una sensibilità ancora da perfezionare, di comprendere quanto il proprio ballerino sta cercando di comunicare solo con lo sfiorare delle mani, ma quando si progredisce si tende a svincolarsi dall’esecuzione sterile delle figure apprese durante i corsi di ballo e ci si lancia in situazioni nuove, meno monotone, più attinenti alla musica del momento ed al feeling creato nella coppia, allo stato d’animo dei ballerini ed ai loro gusti personali.

Capita spesso di iniziare una figura, farne una parte soltanto, e passare ad un’altra senza aver terminato la precedente, così come alla donna capita spesso di ballare con un ballerino che segue o ha seguito un corso in un’altra scuola ed ha imparato figure diverse da quelle che ha imparato, ed allora che dovrebbe fare?

Si ferma e si scusa perché dal suo insegnante non ha appreso quella figura, o lascia che l’uomo la guidi in qualche cosa di nuovo, magari più coinvolgente, magari un qualche movimento o passo particolare che lui ha “inventato” sul momento proprio per lei, perché in quel momento l’insieme della musica, dello stato d’animo, del feeling raggiunto lo porta a guidarla in quel modo?

Amiche, non anticipate i movimenti di lui pensando di aver capito quello che dovrete fare, al contrario, svuotate la vostra mente per qualche minuto.

Una botte piena di vino scadente non può contenere nulla di più, svuotiamo quella botte per poterla riempire di prezioso nuovo nettare e lasciamo che fermenti fino a diventare un vino pregiato.

Così per entrambi i partner, svuotiamo le nostre teste dai problemi quotidiani e non ci preoccupiamo se chi ci guarda ci sta apprezzando o no, viviamo quei momenti di ballo lasciando che ai pensieri si sostituiscano quelle sensazioni gioiose che nel tempo libereranno così tante endorfine da lasciarci un ricordo indelebile e meraviglioso di quei pochi minuti.

Impariamo insieme a gustarci ogni istante del ballo, in coppia, nella magia di quei momenti, perché il ballo è questo, non esibizionismo, ma magia, dolcezza e coinvolgimento profondo di entrambi.

venerdì 8 gennaio 2010


Spesso nei corsi di salsa si imparano gesti senza conoscerne il significato e l'origine, quasi nessun insegnante spiega come ci si debba ... comportare in sala da ballo, quando non si sta ballando, e durante il ballo stesso, credo che siano cose importanti.

Molti insegnanti insegnano nei loro corsi una miriade di figure, anche complesse, spesso senza neppure curarsi del fatto che gli allievi sappiano ballare a tempo ed in modo coerente con lo stile che hanno scelto, mi sembra una carenza incolmabile.

Spesso gli allievi nel ballo si preoccupano più ad esibirsi di fronte a chi non balla, a fare acrobazie per farsi vedere quanto sono bravi o a guardarsi attorno, durante il ballo, per cercare il/la partner del ballo successivo, invece che cercare il feeling e vivere quel momento magico con la dama o il cavaliere con cui stanno ballando.

Credo che questo sconvolga il significato stesso del ballo di coppia, soprattutto nei balli caraibici, per loro natura altamente sensuali.Ecco, questo sopra è un frammento di una discussione su Facebook, e da questo prendo spunto per intavolare una discussione in merito.

Certo, il discorso non si limita a questo e non si esaurisce qui, ma potrebbe essere interessante il contributo di allievi ed insegnanti, a qualsiasi livello, di chi si avvicina ora a questi balli e di chi li pratica per agonismo, magari anche di chi ha modo di contribuire in modo professionale in quanto i rpopri studi nell'ambito della psicologia, dell'antropologia, sociologia, ecc, o nell'ambito della storia e religione, soprattutto caraibica, o addirittura dell'ecologia ed etologia umana ed animale, o qualsiasi altra professionalità attinente.

Col contributo di tutti possiamo crescere insieme e migliorare la nostra cultura nel mondo del ballo e dei rapporti interpersonali.